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Semiconduttori: le opportunità restano nonostante i rischi macrofinanziari

13 ottobre 2022

 

Sulla scia della pandemia di COVID-19, l'industria dei semiconduttori ha attirato grande attenzione a causa degli squilibri tra domanda e offerta, delle tensioni geopolitiche tra Stati Uniti, Cina e Taiwan e dei rinnovati investimenti governativi. Questi fattori hanno indotto gli investitori a una pausa di riflessione per valutare e comprendere dove risiedano sia rischi che opportunità.

I semiconduttori sono stati al centro degli squilibri di domanda e offerta di COVID-19

Dall'inizio dell'epidemia di COVID-19 nel 2020, diversi settori hanno subito notevoli interruzioni, ma i semiconduttori ne sono risultati particolarmente colpiti. Con il drammatico aumento del telelavoro e delle comunicazioni mobili in seguito alla pandemia, la domanda di dispositivi di comunicazione personale, computer e così via ha superato l'offerta di semiconduttori. Inoltre, abbiamo assistito a un aumento della spesa dei consumatori per automobili, elettronica domestica e altri prodotti a base di semiconduttori.

A distanza di due anni, stiamo osservando che questo squilibrio ha iniziato a colmarsi. L'aumento dei tassi d'interesse e dell'inflazione economica ha rallentato la spesa dei consumatori in beni. La domanda di chip è in parte diminuita, ma alcuni settori possono richiedere più tempo di altri. Alcuni analisti ritengono che le limitazioni nella fornitura di chip persisteranno almeno fino all'inizio del 2023.

Perché le tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina hanno un impatto sui semiconduttori

Oltre alle limitazioni sopra menzionate, la politica "One China" degli Stati Uniti ha evidenziato nuovi rischi per il settore dei semiconduttori. Tale politica è un riconoscimento volutamente ambiguo della posizione della Cina sulla sovranità della regione di Taiwan. La regione di Taiwan ospita la più grande fonderia di semiconduttori, la Taiwan Semiconductor Co. (TSM), che produce microchip per aziende del calibro di Advanced Micro Devices (AMD), Nvidia e Apple, per citarne alcune.

Se la Cina invadesse la regione di Taiwan per riprendere l'isola come parte della Repubblica Popolare Cinese, ciò potrebbe mettere ulteriormente in crisi il più grande produttore di chip del settore. Alcuni analisti del settore ritengono che la minaccia sia minima e che non influisca sulle attività di TSM, a meno che non ne vengano invasi gli stabilimenti. Pat Gelsinger, CEO di Intel, ritiene che la Cina abbia intenzione, per i prossimi cinque anni circa, di impadronirsi della regione di Taiwan. Inoltre, Mark Liu, presidente di TSM, ha affermato che "Nessuno può controllare [Taiwan Semiconductor] con la forza" e che, in caso di invasione, risulterebbe "non operativa" a causa dei suoi sofisticati impianti di produzione.1

Il reshoring per migliorare la resilienza della catena di approvvigionamento e la sicurezza nazionale

I governi di tutto il mondo hanno aumentato gli investimenti nella produzione di semiconduttori per accrescerne la produzione nei loro paesi. Degna di nota è la legge statunitense CHIPS, volta a trasferire la produzione di chip per aiutare le aziende americane a risolvere i problemi della catena di approvvigionamento. La legge prevede incentivi per le attuali aziende affinché possano costruire impianti di produzione negli Stati Uniti. Di conseguenza, Intel sta costruendo un impianto da 20 miliardi di dollari a Columbus (Ohio), mentre TSM ne sta costruendo uno da 12 miliardi di dollari nella zona di North Phoenix (Arizona). Questo investimento contribuirà ad aumentare l'offerta interna e a ridurre la pressione sulle aziende americane che hanno difficoltà a trovare i chip per i loro prodotti.

Le prospettive positive a lungo termine per i semiconduttori rimangono nonostante i rischi macroeconomici

Sebbene sia importante comprendere i rischi associati al settore dei semiconduttori, riteniamo che vi siano ancora opportunità a lungo termine. La recente volatilità ha presentato prezzi dei titoli molto più interessanti e l'attuale volatilità è stata determinata più dal rischio legato alle notizie negative che dall'indebolimento della domanda o da altri problemi strutturali del settore. La forte domanda continua di chip, unita all'aumento della produzione interna di chip grazie agli incentivi governativi, dovrebbe ridurre la ciclicità del settore dei semiconduttori.

1 CNN, Cable News Network "On GPS: Can China Afford to Attack Taiwan?”.

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