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ETF Idrogeno

Investire nell'energia di domani

Comunicazione di marketing

Sulla scia del riscaldamento globale, i governi di tutto il mondo si stanno impegnando per realizzare un futuro senza emissioni di carbonio. L'idrogeno è considerato parte della soluzione, una delle fonti di energia pulita del futuro. È possibile investire in titoli relativi all'idrogeno e approfittare di questa tendenza con il nostro ETF idrogeno, il VanEck Hydrogen Economy UCITS ETF.

Hydrogen storage tank

VanEck Hydrogen Economy UCITS ETF

  • Esposizione a una nuova e fondamentale opportunità economica
  • Prospettiva di rapida crescita attraverso l'ETF idrogeno
  • Tendenza sostenuta dai governi in Europa e in altre aree
  • Adattamento attivo alle società che operano nell'economia dell'idrogeno
  • Modalità di investimento economicamente vantaggiosa
HDRO

Informazioni sull'ETF

Informazioni sull'ETF

Base-Ticker: HDRO
ISIN: IE00BMDH1538copy-icon
TER: 0.55%
AUM: $62,6 Mln (dati al 21-11-2024)
Classificazione SFDR: Articolo 9

Rischio più basso

Rendimento normalmente più basso

Rischio più elevato

Rendimento normalmente più elevato
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Fattori di rischio: rischio del mercato azionario, rischio di liquidità, rischio di diversificazione limitata, rischio di investire in società più piccole, rischio di investire nel settore energetico, rischio di cambio su valuta estera.

L'ETF idrogeno offre accesso all'energia del futuro

L'idrogeno è sempre più acclamato come fonte energetica del futuro. Sono state presentate 680 proposte di progetti importanti per un valore di 240 miliardi di dollari, ma solo il 10% circa (22 miliardi di dollari) ha raggiunto una decisione finale di investimento. L'Europa è in testa per quanto riguarda i progetti proposti (~30%), la Cina è leggermente in vantaggio per quanto riguarda la diffusione effettiva degli elettrolizzatori (200 MW), mentre il Giappone e la Corea del Sud sono in testa per quanto riguarda le celle a combustibile (più della metà degli 11 GW di capacità produttiva globale).1L'ETF idrogeno di VanEck consente di prendere parte a questo ecosistema in crescita.

L'idrogeno può essere prodotto dall'acqua e, se prodotto con energia rinnovabile, non contribuisce alla formazione di CO2 atmosferica. Inoltre, la sua alta densità di energia lo rende più adatto delle batterie elettriche per alimentare oggetti particolarmente pesanti come aerei e navi.

Generazione

Lo stoccaggio dell'idrogeno è un altro problema che le società presenti nel portafoglio dell'ETF idrogeno stanno cercando di risolvere. Attualmente l'idrogeno può essere immagazzinato nella sua forma pura, come gas o liquido. La prima opzione richiede serbatoi ad alta pressione, mentre la seconda richiede attrezzature criogeniche per abbassare la temperatura al di sotto del livello di ebollizione di -252,8 gradi Celsius. Entrambi i metodi sono piuttosto complessi e sono più adatti a grandi strutture di stoccaggio piuttosto che ad essere inglobati in un veicolo da trasporto. Un'altra opzione è lo stoccaggio chimico dell'idrogeno (adsorbimento o assorbimento da parte di altri materiali). Trovare modi più efficienti di immagazzinare l'idrogeno è essenziale per ampliare le aree di applicazione.

Stoccaggio

Guardando al 2050 (data entro la quale molte grandi economie mirano a essere neutrali dal punto di vista delle emissioni di carbonio) le principali società di consulenza prevedono che l'idrogeno svolgerà un ruolo importante in un'ampia gamma di applicazioni, che l'ETF idrogeno mira a catturare. Queste includono: autobus, navi, buffer di corrente, riscaldamento industriale, riscaldamento degli edifici, produzione di acciaio, ecc. Con la diffusione delle turbine eoliche e delle celle solari, sarà disponibile una fonte di energia rinnovabile a basso costo per alimentare gli elettrolizzatori utilizzati per produrre idrogeno. L'abilitazione all'uso dell'idrogeno comporta dei costi, poiché è necessario ridisegnare l'intero ecosistema e costruire nuove stazioni di rifornimento. Mentre molti Paesi sviluppati non avrebbero grossi problemi a investire in queste transizioni, le economie a basso reddito potrebbero avere difficoltà a sostenere queste spese.

Utilizzo

L' ETF idrogeno abbraccia un'economia dal forte potenziale di crescita

L'ETF Idrogeno trae vantaggio da applicazioni in diversi settori

Sono molte le iniziative innovative (in fase di sviluppo o realizzate) nel settore dell'idrogeno: prendetevi parte con l'ETF idrogeno di VanEck.

Gli aerei alimentati a idrogeno sono già in fase di sviluppo. Airbus ha sviluppato diversi concetti per un volo a zero emissioni di carbonio, con l'obiettivo di far volare un aereo commerciale entro il 2035.3Ma anche altre aziende e start-up stanno lavorando a progetti simili. Ad esempio, un aereo soprannominato "Lightning McClean", sviluppato dalla società Universal Hydrogen, ha effettuato il primo volo con l'idrogeno al posto dei combustibili fossili nel marzo 2023.4


3 Fonte: Airbus.

4 Fonte: Euronews.

Alstom ha sviluppato un treno a idrogeno che sta già trasportando passeggeri in diversi Paesi.5 Il treno a idrogeno rappresenta un'alternativa interessante ai treni alimentati a diesel sulle linee non ancora elettrificate. La popolarità di questa modalità di trasporto cresce di anno in anno. Ad esempio, la società di trasporti tedesca RMV ha ordinato la più grande flotta al mondo di treni a idrogeno per collegare Francoforte con diverse piccole città circostanti. I treni a idrogeno sono in concorrenza con i normali treni elettrici, in quanto l'elettrificazione delle ferrovie potrebbe essere considerata più ottimale se confrontata con i costi aggiuntivi della costruzione di infrastrutture a idrogeno e tenendo conto dei costi del carburante.


5 Fonte: Alstom.

I camion sono uno dei più importanti mezzi di trasporto merci nell'Unione Europea, rappresentando quasi un quarto di tutte le tonnellate-chilometro7. È necessario trovare una soluzione più ecologica, pertanto in Europa è in corso la produzione di camion a idrogeno e la costruzione di stazioni di rifornimento. grazie soprattutto a società quali Nikola, Iveco e Volvo. Il futuro potrebbe arrivare prima del previsto, visto che Volvo ha testato camion a idrogeno nel maggio 2023 su strade pubbliche. La società prevede di avviare la produzione commerciale nella seconda metà del decennio.8 La sfida principale ai camion a idrogeno potrebbe arrivare dagli eTruck, che sono in fase di sviluppo anche da parte di molte altre aziende. Queste potrebbero utilizzare le infrastrutture di ricarica già esistenti, un fattore molto importante per l'industria automobilistica. Inoltre, l'efficienza "well-to-wheel" (dal pozzo alla ruota) delle moderne auto elettriche è compresa tra il 70 e il 90 percento, mentre le celle a combustibile a idrogeno consentono un'efficienza compresa tra il 25 e il 35 percento9, il che rappresenta un ostacolo significativo.


7 Fonte: Commissione Europea.

8 Fonte: Volvo.

9 Fonte: InsideEVs.

È partita la corsa per decarbonizzare la produzione di acciaio, uno dei principali processi industriali responsabili delle emissioni di CO2. Aziende come ArcelorMittal, SSAB e ThyssenKrupp stanno iniziando a utilizzare l'idrogeno gassoso per la riduzione del minerale di ferro.10Uno dei primi impianti a implementare questa tecnologia in Europa, utilizzando l'idrogeno al posto del carbone, dovrebbe essere l'impianto H2 Green Steel nel nord della Svezia entro il 2025.11


10 Fonte: Financial Times

11 Fonte: H2 Green Steel

L'idrogeno è emerso come potenziale alternativa per l'utilizzo nelle abitazioni, con diversi vantaggi e sfide da considerare. Può essere utilizzato per riscaldare, cucinare e alimentare gli elettrodomestici. Tuttavia, ci sono alcune sfide da superare. L'idrogeno ha una densità energetica inferiore rispetto al gas naturale, il che significa che sarebbero necessarie infrastrutture di stoccaggio e distribuzione di dimensioni maggiori. Inoltre, l'idrogeno è altamente infiammabile e richiede l'adozione di misure di sicurezza specifiche in ambito residenziale. Gli investimenti in tecnologie e infrastrutture di sicurezza saranno fondamentali per garantire l'uso sicuro dell'idrogeno nelle case. Alla luce di queste sfide e delle potenziali modifiche necessarie delle infrastrutture, il futuro dell'idrogeno nelle nostre case è ancora incerto. Alcune delle società che stanno esplorando attivamente questa opportunità sono SGN e National Green, con il progetto pilota in Scozia.12


12 Fonte: SGN.

Alstom Hydrogen train
Hydrogen Truck
Decarbonized steel
Housing

Investire nel nostro ETF idrogeno

Ottenete accesso alle innovative società che operano nel comparto dell'idrogeno e che stanno dando un contributo fondamentale alla costruzione dell'economia dell'idrogeno attraverso l'ETF idrogeno di VanEck. L'ETF idrogeno investe su scala globale in titoli di società che ottengono, o potrebbero ottenere, almeno il 50% (25% per gli attuali componenti) dei propri ricavi da progetti legati all'idrogeno. Investe, inoltre, in società che contribuiscono in maniera sostanziale all'ecosistema dell'idrogeno, compresi i produttori di gas e celle a combustibile. L'indice dell'idrogeno su cui si basa l'ETF viene riesaminato trimestralmente in modo da trarre vantaggio dai nuovi titoli legati all'idrogeno che entrano nella dinamica economia dell'idrogeno.


Il nostro ETF idrogeno copre le seguenti parti dell'ecosistema:

Rischio dell'ETF sull'idrogeno: gli investitori devono considerare i rischi prima di investire. Visitate la sezione dedicata ai fattori di rischio in questo sito web.

Documenti principali e collegamenti

Principali fattori di rischio di un ETF idrogeno

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Si verifica quando è difficile acquistare o vendere un determinato strumento finanziario. Se il relativo mercato risulta illiquido, può non essere possibile effettuare una transazione o liquidare una posizione a un prezzo vantaggioso o ragionevole, o addirittura concludere l’operazione.

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Il Fondo può investire una percentuale relativamente elevata dei propri attivi in un numero più contenuto di emittenti o può investire una percentuale maggiore dei propri attivi in un unico emittente. Di conseguenza, i guadagni e le perdite su un unico investimento possono avere un impatto maggiore sul net asset value del fondo e possono aumentare la volatilità del fondo rispetto ai fondi più diversificati.

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I titoli delle società di minori dimensioni possono essere più volatili e meno liquidi rispetto ai titoli delle società più grandi. Le società di piccole dimensioni, quando confrontate con realtà più estese, potrebbero evidenziare un’esperienza più breve sul versante dell'operatività, risorse finanziarie più contenute, minore forza concorrenziale, una linea di prodotti meno diversificata, una maggiore suscettibilità alle pressioni del mercato e un minore spazio di negoziazione per i propri titoli.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a VanEck: